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“Biglietto Sospeso”: un ingresso verso la solidarietà

Anche il Giardino Botanico di Oropa aderisce all’iniziativa “Biglietto sospeso” chiedendo al suo pubblico di fare una piccola donazione, acquistare un biglietto e non utilizzarlo. Un Biglietto sospeso, appunto, per supportare l’Oasi di Oropa durante questi mesi difficili e fargli sapere che il suo pubblico ne sostiene la riapertura. Biglietto sospeso è un normale biglietto di ingresso che non dà, però, accesso al Giardino, ma va a supporto dell’ente e dei professionisti che vi lavorano per proseguire le attività una volta che l’emergenza sarà finita. L’invito è dunque di acquistare uno o più biglietti di ingresso sapendo che non verranno utilizzati, ma l’importo versato direttamente sull’IBAN di WWF Oasi e Aree Protette Piemontesi OdV e servirà ad aiutare l’organizzazione scelta ad affrontare le spese in un periodo di grande difficoltà. “Il rischio – spiegano le promotrici dell’iniziativa – è che ci si “dimentichi” di questi posti, che impauriti dalla folla, si decida di non entrarvi più, che si perda la pratica dello stare insieme. Acquistare il biglietto sospeso significa anche riconoscere un valore a tutto il lavoro che sta dietro alle attività di produzione, valorizzazione culturale, tutela del patrimonio, organizzazione di festival e rassegne”. Tutte attività che Angela D’Arrigo, Arianna Errico e Valeria Curseri, le tre componenti del collettivo meetCULTURA, conoscono bene, occupandosi di progettazione culturale da diversi anni. Della rete di Biglietto Sospeso fanno parte strutture di tutta Italia: l’Istituto Nazionale del Dramma Antico, il Teatro Franco Parenti di Milano, l’Archivio Storico Olivetti, il Teatro 3mestieri di Messina, l’Associazione ADM di Didattica Museale, il Museo di Arte contemporanea Castello di Rivoli, il Museo del Violino e i Musei Civici di Cremona, il Museo Garda di Ivrea… Per sapere come aderire all’iniziativa e fare una donazione è indicato nella pagina web del progetto

MAC di Vercelli: proroga per #IORESTOINDOMUS

Il Mac, Museo Archeologico Città di Vercelli, con il titolo “#IORESTOINDOMUS. Fai rivivere il passato al Mac!” ha di recente proposto un concorso di disegno per bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni. La scadenza del concorso precedentemente fissata per il 15 aprile è stata prorogata fino al 3 maggio, visto il perdurare dell’emergenza e di conseguenza della necessità di rimanere in casa. L’idea, ripercorrendo quella del più celebre hashtag #iorestoacasa, è infatti nata da un pensiero rivolto, in questo particolare momento, proprio ai tantissimi bambini e ragazzi che da tempo conoscono e frequentano, con la scuola o con la famiglia, il MAC, i suoi eventi e i suoi laboratori. Al centro del concorso si pone il “vivere in una casa romana” attraverso le collezioni museali. L’idea è quella di far parlare i reperti, apprenderne le particolarità e gli utilizzi, e poi renderli protagonisti di un disegno immaginando, tra fantasia e dato storico, come doveva apparire una domus dell’antica Vercelli. Ma non è finita, si possono inventare personaggi, raccontare storie, comporre fumetti, insomma, spazio libero alla creatività individuale! Si ricorda che il concorso è digitale e sfrutta i canali della posta elettronica e dei social media. Sulla pagina Facebook del MAC si trovano il regolamento e le immagini degli oggetti con le loro schede tecniche di approfondimento e, per chi ne farà domanda, il materiale potrà essere inviato via mail. Fino al 3 maggio, quindi, sarà possibile inviare il disegno, realizzato con tecnica a scelta, all’indirizzo di posta elettronica macvercelli@gmail.com oppure tramite Messenger. I disegni saranno valutati in due categorie a seconda dell’età (6-9 anni e 10-13 anni). Dopo la comunicazione dei vincitori è prevista la consegna di un premio a sorpresa e la possibilità di partecipare ad una visita guidata gratuita con tutta la famiglia quando, finalmente terminata l’emergenza, potremo riabbracciare tutti i nostri amici. Il numero di cellulare dei Servizi Educativi 3483272584 è attivo per ogni esigenza e richiesta.

Una vetrina per l’Arte

Dallo scorso 25 marzo ha preso il via una grande rassegna d’arte ai tempi del Corona virus (COVID-19) che permette a tanti artisti italiani di raccontarsi al critico d’arte Andrea Speziali. Tutti i giorni sino al 5 giugno in diretta Instagram a partire dalle 19:00 (profilo social @andreaspeziali). Rispetto ai numerosi eventi annullati, o rimandati,  dell’associazione nazionale “Italia Liberty”, l’idea di una mostra collettiva che possa raccontare l’arte contemporanea con artisti under 30 prende corpo attraverso un evento digitale con racconti in diretta,  le opere mostrate dagli artisti stessi, le tecniche di realizzazione, le esperienze artistiche e particolari del proprio vissuto. Tutti possono aderire al programma “CoronArte”: pittori, scultori, fotografi, musicisti, performer… Chi è interessato può fare domanda via mail (info@andreaspeziali.it), la partecipazione è gratuita. E’ l’occasione per mettersi in gioco e proporre trasversalmente lo stato dell’arte, una panoramica degli stili e delle tendenze, favorendo la divulgazione della propria storia personale. Speziali, conosciuto come massimo esperto d’arte Liberty, autore di numerose pubblicazioni e curatore di contest di successo, attento al linguaggio della contemporaneità, sensibile critico osservatore del reale, allarga gli orizzonti e pone l’accento sulla contemporaneità attraverso la diffusione di contenuti e storie che sorprenderanno. Una operazione trasversale che, comunque, non lo allontana dal Liberty e dallo stile che lo aveva affascinato, giovanissimo, e aveva dato origine alla sua attività nel campo artistico. Così come la bellezza delle opere e delle architetture Liberty avevano saputo alimentare l’energia, il desiderio di bellezza durante la Grande Guerra, così l’evento CoronArte, in un momento epocale che rischia di farci rinchiudere a riccio assume una valenza tanto significativa quanto irrinunciabile.Terminato questo periodo buio gli artisti che hanno avuto maggiori apprezzamenti saranno invitati a prendere parte alla mostra collettiva in una grande vetrina dell’arte italiana con una o, massimo, tre opere d’arte in uno spazio ancora da definire. Si pensa a tre location nel territorio italiano: la fiera di Rimini, Torino Esposizioni e la fiera di Roma.