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Al Museo Leone di Vercelli un viaggio tra i luoghi dell’anima

Il 7 giugno, in occasione della prima domenica del mese, come sempre a ingresso gratuito, al Museo Leone di Vercelli, aprirà al pubblico l’esposizione “Strade, pellegrini e luoghi sacri dall’antichità al contemporaneo”, nuovo allestimento del “Corridoio delle Cinquecentine” che ci porterà in viaggio sulle strade dei pellegrini dal mondo antico fino al secolo scorso. La mostra, in origine programmata per il mese di marzo era stata rinviata a causa dell’emergenza sanitaria che aveva portato alla temporanea chiusura del Museo. Vercelli è da sempre un luogo di passaggio, tappa ottimale per i pellegrini e i mercanti che attraversavano le Alpi verso il sud della nostra penisola, fino a Roma o persino oltre, in Puglia, dove si sarebbero imbarcati per la Terrasanta. Per questo motivo la città è sempre stata ricca di centri di accoglienza per i viandanti, dalle cauponae e mansiones di età romana agli ospedali medievali, come quello di S. Andrea di fronte all’omonima abbazia oggi conosciuto come salone Dugentesco, S. Giacomo di Albareto, proprietà dei Templari, S. Leonardo dei Cavalieri di san Giovanni di Gerusalemme e con una tradizione di ospitalità che continua ancora oggi nell’Hospitale Sancti Eusebi di vicolo Alciati, gestito dagli Amici della Via Francigena di Vercelli, e ancora l’Ostello del Pellegrino a Billiemme. L’esposizione con mappe, documenti, fotografie, volumi antichi e opere d’arte che vanno dal XIV secolo al Novecento, ci condurrà a Roma, a Gerusalemme e poi, col Cinquecento, ai Sacri Monti, con uno sguardo su Varallo e Oropa. Una sezione sarà inoltre dedicata a Vercelli e al suo territorio, con le devozioni locali: il patrono S. Eusebio, la Sindone, che dal 1543 al 1561 è stata ospitata proprio a Vercelli e l’imponente cero degli Ortolani, che fino almeno agli anni Settanta del Novecento era portato in processione in occasione della festa di Maria Maddalena. Un ultimo spazio è riservato ai pellegrini vercellesi, come il canonico Iginio Martorelli, parente di Camillo Leone vissuto nel XIX secolo, che ci lasciò testi a stampa compilati in seguito ai suoi pellegrinaggi sia in Italia sia in Terrasanta. Lo scopo dell’esposizione è quello, insomma, di ripercorrere un viaggio che può essere spirituale e religioso, ma anche una ricerca interiore mossa da intenti laici e di crescita personale, e osservare l’evoluzione della religiosità e dei cammini con uno sguardo alle tradizioni cittadine, siano esse legate alla devozione popolare locale, o a eventi storici di carattere più ampio. Il nuovo allestimento sarà visitabile nei normali orari di apertura del Museo di via Verdi 30 (dal martedì al venerdì dalle 15 alle 17,30, il sabato e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18) e il costo sarà compreso in quello di ingresso. Per informazioni e prenotazioni: info@museoleone.it, telefono 0161253204 oppure 3348568194. Ricordiamo che per l’accesso al Museo Leone la prenotazione non è obbligatoria ma è consigliata allo scopo di poter meglio contingentare i gruppi di visita nell’ambito delle disposizioni sanitarie in essere.

Ripartono le visite al Giardino Botanico di Oropa

Da sabato 30 maggio il Giardino Botanico di Oropa è nuovamente accessibile secondo i consueti giorni e orari di visita, ma osservando delle regole in ottemperanza alle disposizioni per l’emergenza sanitaria. “I tour virtuali sono una bella cosa, ma indubbiamente ora c’è un grande bisogno di realtà e di bellezza, anzi biellezza, parafrasando il nuovo soggetto appena nato alle falde delle nostre montagne. La cosa che rende vive le istituzioni culturali e scientifiche sono le persone e solo l’esperienza reale rende le persone vive. Abbiamo chiuso il Giardino proprio quando avremmo dovuto intensificare le nostre attività, convinti del fatto che la salvaguardia della salute venga prima di tutto. Per questo, a partire dal mese di aprille si sono mandate avanti esclusivamente le attività che erano essenziali e cioè tutte le pratiche colturali per garantire la salute e sopravvivenza delle nostre collezioni che sono costituite da piante vive. Per farlo in sicurezza il personale è stato ridotto al minimo, anche per dare modo e tempo al personale stesso di abituarsi ai nuovi protocolli di sicurezza e verificare sul campo quelli per il pubblico da mettere in atto per la riapertura”, commenta la Direzione del Giardino. “Siamo consapevoli che la limitata mobilità da fuori Regione sarà uno dei problemi che si dovranno affrontare, almeno nel breve periodo, ma ci piacerebbe che questo momento di difficoltà si trasformasse in un’opportunità: soprattutto per i piemontesi e anche per i biellesi che potranno riappropriasi dei loro luoghi della Cultura. Il Giardino Botanico di Oropa nasce come orto botanico della Città di Biella e sappiamo quale sia il rapporto affettivo del biellesi tutti nei confronti del Santuario di Oropa: quale occasione migliore per visitarli?” prosegue Fabrizio Bottelli. L’emergenza sanitaria, però, non è ancora finita, quindi sono state predisposte alcune semplici indicazioni per poter accedere al Giardino, per la sicurezza del pubblico e quella di chi ci lavora.
Per il resto della stagione 2020 giorni ed orari di apertura saranno i seguenti:
Giugno: da mercoledì a venerdì, dalle ore 13:00 alle ore 18:00 (lunedì e martedì chiuso)
sabato e festivi, dalle ore 10:00 alle ore 18:00
Luglio e Agosto: tutti i giorni, dalle ore 10:00 alle ore 18:00
Settembre: da mercoledì a venerdì, dalle ore 13:00 alle ore 18:00 (lunedì e martedì chiuso)
Chiusura della stagione 30 settembre.

Casa Zegna sta per riaprire

Le banderuole colorate di Daniel Buren sventolano già sui tetti del Lanificio Zegna, a Trivero Valdilana. L’installazione dell’opera, che ogni inverno viene riposta, da sempre dà il benvenuto alla primavera. Quest’anno simboleggia anche la speranza di un nuovo inizio, di una rinascita culturale e sociale. A Casa Zegna, cuore dell’Oasi Zegna, sede dell’archivio storico e delle tante iniziative dedicate ai visitatori, intanto, fervono i preparativi per la riapertura al pubblico. Sarà il 2 giugno e avverrà secondo i criteri di sicurezza studiati per tutti i musei e le istituzioni culturali. E prevede due novità: la mostra ‘From Sheep to Shop’ e una sezione di foto e schede tecniche che illustrano il progetto Zegna Forest.‘From Sheep to Shop’ è un’esposizione permanente che ripercorre la storia del Gruppo Zegna, a partire dalla visione illuminata di Ermenegildo Zegna che agli inizi del Novecento fondò la sua impresa su tre pilastri: il lavoro, la comunità e l’ambiente. Foto d’epoca, immagini di campionari, tessuti, campagne pubblicitarie e testi raccontano il contributo che ogni generazione ha saputo dare all’azienda e al territorio. Il titolo dell’esposizione (‘From sheep to shop’, cioè ‘Dalla Pecora al negozio’) spiega la filosofia degli Zegna, da sempre guidati dall’ossessione dell’integrità produttiva, dal controllo degli allevamenti fino alla produzione di abiti. Se l’esposizione permanente racconta il passato del gruppo, la sezione dedicata al progetto ‘Zegna Forest’ racconta, invece, il presente e il futuro. Sono i boschi il cuore di questo lavoro. Pannelli e didascalie spiegano lo stato di salute degli alberi dell’Oasi Zegna. E i problemi dovuti al cambiamento climatico e all’arrivo di patologie un tempo sconosciute. La situazione richiede un grosso lavoro che durerà anni e che è partito nel mese di febbraio con l’abbattimento di una porzione di bosco di 16 ettari particolarmente compromessa. Le tavole tecniche e le fotografie raccontano quello che sta accadendo sul territorio e quello che l’Oasi Zegna si sta impegnando a fare per preservare la salute del bosco e per prevenire disastri ambientali. I visitatori possono verificare sul campo ciò che viene raccontato nei pannelli facendo dei sopralluoghi nelle particelle verdi che sono già state oggetto di interventi per rendersi conto, anche dal vivo, dello stato delle cose. Chi vuole aiutare l’Oasi Zegna a proteggere la natura può dare il proprio contributo con una donazione. 125 euro è il costo necessario a ripulire il bosco, piantare un albero e provvedere alle operazioni di cura per farlo crescere sano e forte. Maggiori dettagli su www.oasizegna.com